MERITATAMENTE
Meritamente, però ch’io potei abbandonarti, or grido alle frementi onde che batton l’alpi, e i pianti miei sperdono sordi del Tirreno i venti. Sperai, poiché mi han tratto uomini e Dei in lungo esilio fra spergiure genti dal bel paese ove meni sì rei, me sospirando, i tuoi giorni fiorenti, sperai che il tempo, e i duri casi, e queste rupi ch’io varco anelando, e le eterne ov’io qual fiera dormo atre foreste, sarien ristoro al mio cor sanguinente; ahi vota speme! Amor fra l’ombre e inferne seguirammi immortale, onnipotente. |
Questo sonetto è anch'esso incentrato sul tema dell'amore. Il poeta si rammarica di aver lasciato la donna amata e ora "meritatamente" grida il suo dolore al cospetto del mare burrascoso che si infrange sulle Alpi marittime. Infine l'autore si augura che l'amore onnipotente ed immortale mi seguirà tra le ombre dei trapassati. Nel titolo è presente un evidente richiamo al poeta latino Properzio, questo evidenza ulteriormente il grande amore di Ugo Foscolo per i grandi autori del passato.